Gianfranco Binazzi è l'autore di La sopravvivenza dei culti tradizionali nell'Italia tardoantica e altomedievale, pubblicato nel 2008 da Morlacchi Editore.
In questo ben curato volume si parla di come gli editti degli imperatori (a partire da Costantino, ben prima quindi della legislazione di Teodosio che fece del cristianesimo la religione dello stato) non siano riusciti a spegnere la religione tradizionale, che in maniera più o meno sotterranea e sotto forme più o meno trasformate, sarebbe riuscita ad arrivare in qualche caso fino al medioevo, anche in Italia.
Dall'introduzione:
La prima parte è particolarmente interessante anche per quanto riguarda il progetto del GPEM del Censimento dei siti sacri precristiani riutilizzati per chiese cristiane. Nei prossimi giorni posterò anche delle citazioni, sempre da questo libro, in merito.
Gianfranco Binazzi, La sopravvivenza dei culti tradizionali nell'Italia tardoantica e medievale, Perugia, Morlacchi, 2008. 144 p, € 15
Dall'introduzione:
Alla fine del IV secolo, dunque, se si fa fede alle parole degli scrittori cristiani, nonché alle espressioni delle costituzioni imperiali contro i culti pagani, il cristianesimo aveva attirato a sé la popolazione delle città, a partire da Roma, mentre il culto di Cristo unitamente a quello dei martiri aveva soppiantato quello delle divinità tradizionali. Ma è evidente che tale rappresentazione della realtà risentiva fortemente dello spirito di parte proprio degli apologeti della nuova religione e che si prestava scarsa attenzione ai "vinti", cioè a coloro, allora certamente non pochi, sia nelle città che nelle campagne, che ancora si identificavano nella religione tradizionale.Il volume, di 140 pagine circa, si compone di due parti e questo è il suo indice:
Voci discordanti, come quelle di Giuliano, di Libanio e di Eunapio, o quelle della aristocrazia senatoria romana, furono rese silenti dalla storia, che da allora verrà monopolizzata dai "vincitori", capaci di trasmettere un quadro monocromo, raccontando la rapida trasformazione, a partire da Costantino, dell'impero romano in impero cristiano e dall'altrettanto rapida scomparsa dei culti tradizionali
- Introduzione
- La politica relativa ai templi da Costantino a Teodorico
- La sopravvivenza dei culti tradizionali in Italia
- La Tarda Antichità
- L'età di Gregorio Magno (590-604)
- I Longobardi
- Gli ultimi pagani
- Conclusioni
La prima parte è particolarmente interessante anche per quanto riguarda il progetto del GPEM del Censimento dei siti sacri precristiani riutilizzati per chiese cristiane. Nei prossimi giorni posterò anche delle citazioni, sempre da questo libro, in merito.
Gianfranco Binazzi, La sopravvivenza dei culti tradizionali nell'Italia tardoantica e medievale, Perugia, Morlacchi, 2008. 144 p, € 15
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