martedì 24 febbraio 2009

La conversione dei templi - per il Giorno Pagano Europeo della Memoria

[...] la testimonianza di Eusebio, [che] nel Triakonterikos logos, composto nel 336 per i trenta anni del regno di Costantino, riporta le decisioni prese dall'imperatore in materia: tutti i templi erano stati privati delle statue degli dei, degli oggetti preziosi ed alcuni, fra i più famosi dell'antichità, erano stati distrutti o trasformati in chiese.
Si possono menzionare soltanto i casi più clamorosi: nella sola Costantinopoli, infatti, il tempio di Zeus fu trasformato nella chiesa di S. Mocio e nella stessa città al posto di altrettanti templi verranno consacrate le chiese di Haghia Sophia, di Haghia Eirene e di Hagios Menas, infine, un altro tempio fu distrutto per costruire al suo posto una chiesa intitolata alla Vergine Maria, successivamente dedicata a S. tecla. Analoghi episodi, dettati dalle disposizioni imperiali, si verificarono in altre località della parte orientale dell'impero; fra questi basta citare i più famosi: la distruzione dei templi di Afrodite in Afaca, quello di Asclepio in Aigai e di Astarte a Gerusalemme, dove, nello stesso luogo, venne edificato il complesso del S. Sepolcro.


Tratto da: Gianfranco Binazzi, La sopravvivenza dei culti tradizionali nell'Italia tardoantica e medievale, Perugia, Morlacchi, 2008 p. 18

NEL GIORNO PAGANO EUROPEO DELLA MEMORIA, PER NON DIMENTICARE

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